Le mascherine in tessuto lavabile contro la diffusione del coronavirus, spopolano oramai sul web da qualche giorno, con foto, video e tutorial, per realizzarle in mille colori, fantasie e forme.

Questa nuova moda se non altro ravvivano la voglia di sognare degli italiani e trasportano la nostra immaginazione al momento in cui finalmente potremo uscire dalle nostre tanto amate case.

A questo appuntamento gli italiani, come sempre con grande stile e ricerca non si faranno trovare impreparati.

E’ importante però sapere quali sono le principali differenze tra le mascherine in commercio, come utilizzarle e quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono e quali sono le indicazioni per l’utilizzo razionale delle protezioni per infezione da Covid-19 in caso di utilizzo in attività sanitarie e sociosanitarie.

Cerchiamo di fare chiarezza innanzitutto sulle principali tipologie di mascherine che attualmente esistono:

1) Mascherine Filtranti

Sono gli unici dispositivi di protezione individuale (DPI) previsti dalla normativa e sono gli unici articoli atti a proteggere i lavoratori dal rischio biologico (che il rischio rappresentato dal coronavirus SOVID-19) al quale si è esposti a durante l’attività lavorativa.

Questi dispositivi devono essere prodotti rispettando gli standard iso seguenti:

Protezione vie respiratorie Semimaschera filtrante UNI EN 149:2009
Protezione vie respiratorie Semimaschera e quarti di maschera UNI EN 140:2000
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Immagine rappresentativa di mascherine filtranti FFP” e FFP3 dispositivi di protezione individuale

E’ infatti previsto che vengano utilizzate le mascherine filtranti obbligatoriamente in tutte quelle aziende all’interno delle quali non si riescono a mantenere le distanze minime tra lavoratori di almeno 1 metro.

Queste Mascherine con standard FFP2 ed FFP3 sono dotate di filtri che impediscono al virus di raggiungere le nostre vie respiratorie se indossate correttamente ed utilizzate in maniera adeguata.

Questi dispositivi hanno un determinato tempo di efficacia e di utilizzo nella lotta alla contaminazione e devono essere prontamente sostituiti dopo i normali cicli di utilizzo.

Per garantirne il corretto utilizzo segnaliamo il video ufficiale inps nel quale si parla non del rischio a cui sono esposti i lavoratori di tutte le filiere produttive e anche il corretto modo di utilizzo dei dispositivi.

2) Mascherine Chirurgiche

Le mascherine chirurgiche non sono dispositivi di protezione individuale, ma sono dispositivi sanitari se prodotti in conformità al D. Lgs. 46/97 in classe I, nel rispetto dello standard UNI EN 14683:2019.

Questi dispositivi medici vengono indossati da medici e malati al fine di impedire che possano reciprocamente infettarsi attraverso piccole particelle emesse da ciascuno (droplet).

Sono mascherine con marchio CE nel rispetto della direttiva 745/2017.

Realizzate in materiale sintetico tessuto non tessuto (TNT) che, per quanto riguarda la classe I  prevede il triplo strato con caratteristiche idrorepellenti nella parte centrale e traspiranti per far passare l’aria.

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Immagine rappresentativa di mascherina chirurgica dispositivo medico secondo normativa

Ricordiamo che questo tipo di mascherine non garantiscono il filtraggio dei virus in ingresso, ma impediscono esclusivamente il passaggio delle micro particelle di liquido in uscita.

Nascono pertanto a protezione degli altri, non direttamente del soggetto.

Non essendo un dispositivo di protezione individuale, non è utilizzabile all’interno delle aziende nelle quali non si possa tenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.

Molte persone definiscono queste mascherine “altruiste” perché prevengono e limitano il contagio di persone sane da parte di persone positive o potenzialmente positive.

3) Mascherine in tessuto lavabile

La mascherina in tessuto lavabile è la più semplice di tutte le mascherine realizzate. Non sono dispositivi di protezione individuale (DPI) e non sono dispositivi medici.

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Esempio di mascherina in tessuto lavabile colorata con elastico

Rispettano gli obblighi disposti dal governo in tema di ma nascono principalmente per esigenze personali di protezione e sempre più anche esigenze di stile.

Queste mascherine devono essere realizzate con materiali che non siano dannose a contatto con a pelle dell’utilizzatore. “Ok” pertanto a tessuti come il cotone con stampe di ogni tipo.

Che siano intonate alla pochette, alla cravatta, alla borsa o alle scarpe, l’unica funzione effettiva di questo tipo

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Realizzazione di mascherine in tessuto lavabile fatte a mano

di “protezione” è di fare da prima barriera protettiva contro la trasmissione del coronavirus.

La funzione essenziale è  limitare il contatto con particelle di liquido presenti nell’aria in ambienti che possono essere frequentati da soggetti positivi o portatori sani del virus.

Non ci sono limiti alla fantasia che contraddistingue le realizzazioni in forme e colori differenti e permette di essere unici e alla moda anche in periodo di pandemia.

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Esempio di mascherine in tessuto lavabile realizzate a mano con tessuto colorato

La nostra struttura realizza mascherine in tessuto lavabile contro la diffusione del coronavirus, ma è andata ben oltre e da qualche giorno realizza mascherine di questo tipo anche con la personalizzazione del fronte o dei laterali con ricami e stampe di alta qualità.

Questo per favorire privati ed aziende che hanno bisogno di identificare singole mascherine o abbellirle con loghi, scritte o monogrammi.

Che stiate cercando un prodotto unico e di stile, un regalo amorevole per qualcuno che vi sta a cuore o semplicemente una protezione per quando uscite di casa, ecco le nostre mascherine in tessuto lavabile neutre e personalizzabili.

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